Rimarranno norme a sé stanti le altre due parti dell’Eurocodice 2, quella relative alla resistenza al fuoco delle strutture in calcestruzzo e quella relativa agli ancoraggi.
Alla norma sono state inoltre aggiunte numerose Appendici che trattano particolari tipi di strutture o introducono regole progettuali per materiali, sia a livello di calcestruzzo che di armature, non normati nella precedente edizione. Grazie alla ricerca e alle applicazioni degli ultimi anni, la conoscenza di questi materiali ha fatto notevoli passi avanti ed ha raggiunto un livello tale da poterli inserire nella normativa. In particolare citiamo le appendici relative a:
- strutture a membrana e a guscio,
- calcestruzzi rinforzati con fibre di acciaio,
- calcestruzzi con aggregati riciclati,
- rinforzi in CFRP,
- armature in acciaio inossidabile,
- armature in FRP.
Il fatto di avere regole progettuali specifiche, per materiali che finora avevano alcune limitazioni applicative, apre nuove prospettive di impiego.
Altra novità di rilievo è l’introduzione, prevista non solo nell’Eurocodice 2, ma anche negli altri Eurocodici, di regole relative alla verifica delle strutture esistenti, regole che, nel caso dell’Eurocodice 2, sono andate di pari passo a quanto introdotto nel nuovo Codice Modello della fib. Anche il nuovo Model Code 2020, oggi in fase di redazione, affronta infatti per la prima volta il tema delle strutture esistenti e gli esperti che si sono occupati dell’introduzione di queste regole nel Model Code e nell’Eurocodice 2 hanno lavorato a stretto contatto.
Anche il tema della sostenibilità, con il quale è ormai indispensabile confrontarsi nella progettazione di nuove strutture e nel caso di manutenzione di quelle esistenti, viene introdotto nella revisione dell’Eurocodice 2, per esempio attraverso un nuovo approccio al concetto di durabilità, meno prescrittivo e più prestazionale, e attraverso l’introduzione di un’Appendice con indicazioni relative all’impiego di aggregati riciclati. La nuova norma consente, inoltre, di considerare la resistenza del calcestruzzo a 91 giorni, invece che a 28 giorni, per meglio apprezzare le prestazioni dei nuovi calcestruzzi “verdi” a presa lenta.
A queste parti innovative dell’Eurocodice 2 verranno dedicati, come anticipato in apertura, ulteriori approfondimenti.