Il fenomeno edilizio delle Case Funerarie: il prefabbricato in calcestruzzo si conferma la scelta vincente
15/03/2023
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Geom. Silvano Giacomo Ramonda, Amministratore Unico Geocap Srl

Sempre più attuale, in ambito edilizio, è il tema delle case funerarie, che sta entrando a tutti gli effetti a far parte del tessuto socioculturale esistente.

Precisamente, per Casa Funeraria si intende una struttura privata, gestita da soggetti autorizzati allo svolgimento dell’attività funebre, nella quale, su richiesta dei familiari del defunto, sono ricevute, custodite ed esposte, anche a feretro aperto (e in ciò si differenziano dalle Case del Commiato, in cui può essere esposto solamente il feretro chiuso), le salme di persone decedute presso le abitazioni private o le strutture sanitarie ed ospedaliere.

Tale tipologia di costruzione nasce da una concomitanza di esigenze sociali e culturali. Da un lato, la crescente diffusione, a livello edilizio, di condomini e strutture abitative aventi dimensioni più ridotte rispetto ad un tempo, limitano sempre più la gestione “casalinga” del saluto al defunto da parte della propria famiglia, la quale preferisce ormai separare il momento di lutto e le incombenze che ne derivano dalla quotidianità della propria abitazione. Dall’altro, la necessità di alleggerire la mole di lavoro che le strutture ospedaliere e sanitarie in genere si sono trovate a sopportare negli ultimi decenni, inevitabilmente aggravata dalla pandemia mondiale legata al Covid-19.

La Casa Funeraria nasce negli USA intorno agli anni ’60 e viene esportata successivamente in Europa, prima in Inghilterra e poi in Francia e Spagna, sino ad arrivare in Italia, ove ha iniziato a diffondersi solamente a decorrere dai primi anni 2000, subendo una considerevole crescita negli ultimi 10 anni. Basti pensare che nel 2011 sul territorio italiano si contavano solamente 50 case funerarie mentre ad oggi ve ne sono più di 600, fatta eccezione per il Lazio, unica Regione superstite totalmente priva di legislazione in materia.

Fermo tale breve e doveroso excursus storico, occorre focalizzarsi sull’aspetto edilizio e tecnico delle strutture volte ad ospitare le case funerarie. Invero, proprio in virtù della loro repentina diffusione, né il legislatore nazionale né quelli regionali hanno ancora avuto modo di pronunciarsi dettagliatamente in materia, non sussistendo così una disciplina specifica che detti vincoli precisi e inderogabili sotto l’aspetto urbanistico ed architettonico e trovando invece applicazione la normativa vigente, per cosiddetta analogia legis.

Insomma, come confermato anche dallo Studio Architettura+ di Brescia, specializzata in tale ambito ormai da diversi anni e con cui l’azienda Geocap Srl ha avuto il piacere di intraprendere un rapporto collaborativo di settore, ampia libertà di azione è garantita a progettisti e a costruttori, che possono dare vita a strutture non solo durature ed efficienti dal punto di vista architettonico ed energetico, ma anche accoglienti e di piacevole aspetto, sia internamente che esternamente, proprio in virtù del delicato scopo a cui sono destinate.

Unico dettame a cui è necessario sottostare è il requisito funzionale della destinazione e pertanto la sua distribuzione interna. La Casa Funeraria deve infatti prevedere al proprio interno spazi e percorsi privati destinati agli operatori (spogliatoi, servizi igienici, sala di preparazione dei defunti, magazzino, autorimessa), separati dagli spazi e percorsi destinati ai visitatori quali camere ardenti, sala del commiato, servizi igienici, uffici e spazio ristoro.

Entra così in gioco la scelta del prefabbricato in calcestruzzo, che oltre a consentire velocità di progettazione e soprattutto di esecuzione, permette di distribuire facilmente gli spazi interni, che possono così raggiungere le dimensioni richieste nonché di personalizzare l’interno e l’esterno a proprio piacimento. Il tutto è reso ancora più agevole dall’assenza, nella maggior parte dei Comuni, di vincoli urbanistici e piani regolatori che impongano l’edificazione di tali strutture in determinati spazi escludendone invece altri. Tendenzialmente, la Casa Funeraria può sorgere ovunque all’interno del territorio comunale proprio in virtù dell’interesse generale per cui è stata ideata ed è destinata e tale identità è stata confermata anche dal Consiglio di Stato, che nel recente 2020 ha avuto modo di pronunciarsi a favore della “compatibilità delle attività funebri all’interno dei Nuclei di Antica Formazione, in quanto l’attività di onoranze funebri ovvero di servizi funebri non sia incompatibile con la funzione residenziale. Invero, essendo la morte un accadimento naturale che colpisce la popolazione residente, il servizio funebre è svolto nell’interesse di quest’ultima e, pertanto, deve ritenersi consentito nelle zone a vocazione residenziale”.

La Geocap Srl si fa dunque portavoce di un progetto concreto e innovativo, grazie alla fiducia accordata dalle Onoranze Funebri Dolermo, che hanno deciso di erigere la propria Casa Funeraria nel Comune di Acqui Terme (AL), in Corso Savona, incaricando per l’appunto lo Studio Architettura+ della progettazione e la scrivente azienda della realizzazione del fabbricato.

La scelta del calcestruzzo, nell’ambito del quale la Geocap Srl vanta un’esperienza ormai ventennale, ha dunque consentito alla committenza di sfruttare pienamente lo spazio a propria disposizione, convogliando all’interno della nuova Casa Funeraria Dolermo tutte le proprie attività e servizi e divenendo così un punto iconico per la popolazione ed il territorio.

Il fabbricato in calcestruzzo, i cui elementi sono stati interamente prodotti all’interno degli stabilimenti di Geocap Srl siti in Caramagna Piemonte (CN), ha una superficie di forma rettangolare di circa 650 mq destinati ad ospitare tutti i servizi necessari, nello specifico: un'ampia area accoglienza, 3 camere ardenti, 1 sala del commiato, sala ristoro e servizi igienici per gli ospiti, diversi uffici, sala di preparazione del defunto, spogliatoi per il personale, servizi igienici per il personale un magazzino ed una autorimessa.

A completamento del fabbricato, sorge una pensilina in acciaio lunga 29 metri e sporgente per 2,50, di cui 15 metri aperti a pergolato ed i rimanenti 14 metri coperti e destinati a proteggere l’ingresso dalle intemperie e dagli eventi atmosferici.

Concludendo, è evidente come la Casa Funeraria sia sinonimo di attualità ed innovazione, rappresentando un fenomeno edilizio che di certo ha ampi margini di crescita e costituendo un chiaro esempio del grande potenziale e della versatilità offerti dal calcestruzzo che, vantando origini antiche e una storia straordinaria, ai giorni nostri continua a confermarsi una scelta vincente in ambito edile.

Dati di progetto

Committente: Onoranze Funebri Dolermo

Dimensioni fabbricato: 650 mq circa

Luogo: Corso Savona snc, Acqui Terme (AL)

Figure professionali coinvolte: Studio Architettura+ / Arch. Massimo Vibrioni,

Ing. Dino Brunori, Designer Luca Brunori

Costruttore: Geocap Srl