L’assunzione che le costruzioni in legno, realizzate con materiale proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, siano ad impatto zero non risulta corretta. In molti degli studi esaminati, ci sono incongruenze nelle valutazioni: spesso non si tiene conto del carbonio rilasciato dal suolo e in molti casi si considera, per esempio, il carbon uptake dell’intero albero, non tenendo conto che solo una parte del legno è utilizzabile per le costruzioni.
Lo studio CA4BM ha stimato anche le conseguenze e gli effetti che deriverebbero dall’utilizzo esclusivo di materiali biologici nel settore delle costruzioni: sottrarre alberi alle foreste per utilizzarli negli edifici ha conseguenze ambientali che vanno valutate. Si deve inoltre tenere in conto che il processo di incenerimento del legno produce emissioni, anche se consente di evitare l’utilizzo di carburanti fossili. Lo stoccaggio temporaneo del carbonio va conteggiato correttamente e, ad oggi, manca un metodo condiviso per farlo.
L’impatto della sostituzione di materiali da costruzione tradizionali con il legno va valuto in modo corretto, partendo dagli stessi presupposti. Molte ricerche sostengono l’effetto benefico della sostituzione di materiali minerali con il legno, partendo dal presupposto che, a differenza di quest’ultimo, i materiali minerali non miglioreranno il proprio impatto in futuro. Queste ricerche sembrano ignorare che tutti i materiali da costruzione stanno mettendo in campo sforzi per ridurre l’impronta ambientale dei loro cicli produttivi. Se non si parte dalle stesse assunzioni, non è possibile valutare correttamente soluzioni alternative.
Nell’operare confronti andrebbe quindi considerata la riduzione dell’impatto dei materiali minerali, raggiunta grazie alle azioni messe in campo dal settore. E’ bene infatti tenere in conto che, come il settore del legno, anche quello dei materiali minerali sta mettendo in campo sforzi per decarbonizzare; inoltre, le emissioni di CO2 ed i cambiamenti climatici che ne derivano non sono l’unico aspetto da considerare nella scelta dei materiali da costruzione.